Il canto della farfalla

Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.

Carl Gustav Jung

 

La relazione con un narcisista maligno segna per sempre la vita di una persona.

"Questo libro racconta la storia vera di una sopravvissuta che si è trasformata in farfalla. Il dolore, la malattia, il trauma fisico ed emotivo (culminati in un disturbo post traumatico complesso) sono strumenti che, se usati bene, permettono un importante salto evolutivo in cui nulla sarà più come prima. farfalla homeAlla perdita dell’innocenza si sostituisce infatti una consapevolezza profonda che permette uno sguardo diverso su sé stessi e sul mondo.

Il testo racconta tutti i meccanismi patologici del rapporto con un narcisista, ma si sofferma in particolar modo sulle tecniche di guarigione attraverso l’esperienza e le conoscenze della protagonista. Fisica quantistica, percorsi psicologici e olistici, scienze sacre, yoga, spiritualità, Mindfulness e il riferimento alle antiche tradizioni iniziatiche aprono una finestra inedita, interdisciplinare, che definisce un cammino luminoso in cui ogni pezzo del puzzle trova ragione e compimento.

Il vero Sé è l’approdo della donna che nell’avvenuta metamorfosi riconosce la guida dell’anima."

 

A tutte le guerriere di luce

Noi sopravvissute ai crimini dei narcisisti patologici non siamo vittime ma guerriere di luce.

La guerra che abbiamo combattuto non è stata solo fisica ma anche energetica e spirituale.

Abbiamo dovuto combattere l’oscurità e ne siamo uscite vincenti: il nostro sole interiore è emerso di nuovo dal mare, e ora siamo perfino più belle, sia dentro che fuori.

Abbiamo un sorriso speciale, quello di chi ce l’ha fatta.

Chi è stato all’inferno sa apprezzare ogni fruscio delle foglie, ogni battito d’ala, ogni nuvola bianca soffiata dal cielo.

Si è trattato di un’iniziazione in cui ci è stato chiesto di misurarci con le nostre ombre e le nostre luci per conoscerci ancora meglio e tirare fuori il vero Sé.

Provo una strana gratitudine per il narcisista maligno che ha tentato di distruggermi, perché è stato a suo modo un maestro.

Mi ha insegnato a dire i no che proteggono i confini, e i sì che esprimono me. Mi ha spinta nel fondo oscuro della “notte buia dell’anima” in cui si aggirano gli spettri e brillano i tesori nascosti. Mi ha obbligata a guardare la sua ombra per conoscere meglio la mia, facendomi dapprima strisciare nel buio e poi correre verso la luce che è ritorno e origine di tutte le cose del mondo.

È stato lama, cerchio, spirale.

È stato il messaggero che torturandomi mi ha imposto di cambiare diventando più forte, più determinata, più adulta. Ogni donna che ha compiuto il viaggio infero che l’ha modificata è diventata farfalla. Tutte noi ci siamo perdute ma abbiamo ritrovato la strada di casa, le prove che abbiamo superato sono sfida, scudo e trasformazione.

Le nostre cicatrici sono servite a mettere in salvo, letteralmente, la nostra anima. E non c’è vittoria più bella.

La metamorfosi compiuta durante il lungo viaggio nelle tenebre ci ha permesso di ascoltare il canto della farfalla. È il canto di ogni donna che si è liberata, aiutando a sciogliere i nodi degli avi e dei discendenti, e di tutte le anime lucenti, di ogni stirpe passata e futura, ostacolate dalla caccia di predatori e vampiri. È il canto di chi sa, e torna a casa.

 

“Scrivete, dipingete, danzate. Celebrate la vostra luce finalmente lontana dagli inferi, accendete la fiamma della saggezza conquistata a caro prezzo, scorticandovi l’anima, e gioite perché siete vive. L’esperienza del male insegna molto, moltissimo.

Dopo sarete donne più libere e consapevoli, avrete conquistato la vostra iniziazione quando ritroverete il vostro centro più autentico, ripulendo ogni ferita.”

 

 

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Leggi il primo capitolo del libro: La notte che precede il canto

Leggi il capitolo della nuova edizione ampliata: Il Metodo integrato

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